La contrada prende il nome dal 1482 dalla chiesa di Santa Maria (per i loveresi ”il chiesone”).
Nel 1473 fu emanato dal vescovo di Brescia il decreto vescovile, che in considerazione dell’aumento de popolazione concedeva l'erezione della nuova grande chiesa nel Borgo di Lovere dove si stavano sviluppando i nuovi lanifici e dove si stavano portando a risiedere le famiglie loveresi più facoltose che operavano nella produzione del panno.
In questa zona dell’abitato si trovava comunque già edificata l' antica chiesa di S. Martino fondata secondo le tradizioni locali nel IX secolo per impulso dei monaci di Tours, cui la Valle Camonica e Lovere erano stati dati in feudo da Carlo Magno nel 774. Questa chiesa originariamente edificata ai margini meridionali di una grande necropoli romana, si trovava nei pressi del luogo dove ora sorge il convento di Santa Chiara.
La chiesa di Santa Maria fu invece edificata alla fine del borgo omonimo che venne probabilmente realizzato seguendo un preciso schema urbanistico ed edilizio fuori dalle cinta murata medioevale di Lovere . Venne consacrata nel 1483, la fabbrica ha un impianto primitivo gotico, ma poi in opera il progetto fu modificato conferendo alla chiesa un stile rinascimentale lombardo. La chiesa è affiancata, a nord da un convento francescano edificato nel 1513 e poi adibito a convitto.
PALAZZO BAZZINI CENTRO STORICO/TORRE CIVICA CHIESA DI S. CHIARA - EX CHIESA DI S. MARTINO CHIESA DI S.GIORGIO SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA SANTUARIO S.GIOVANNI IN MONTE CALA
PALAZZO BAZZINI Grazie alle sue fortune militari, Adorno Bazzini, gentiluomo del duca Ranuccio Farnese di Parma e condottiero nell’esercito veneziano, riuscì ad edificare nei primi decenni del ‘600 l’imponente palazzo di famiglia di fronte alla Basilica di S. Maria. L’edificio fu realizzato secondo la tradizionale forma a U tipica degli edifici del borgo. Il Palazzo è oggi sede della Casa Canonica.
CENTRO STORICO/TORRE CIVICA Rifatta nel corso del 1800, presenta nelle parte inferiore un affresco raffigurante il Leone di S. Marco recante la data 1442 ed in quella superiore un orologio. L’affresco è un falso, in quanto una parte dell’originale si trova attualmente nell’ufficio municipale, mentre l’altra è andata persa. La torre civica sorge sui resti del castello Celeri e risale al XIV sec.
CHIESA DI S. CHIARA - EX CHIESA DI S. MARTINO L’Oratorio dedicato al vescovo di Tours sorgeva al di fuori dell’antica cinta muraria, nel Borgo, lungo la strada che conduceva per la Val Camonica. Eretto per volontà dei Monaci di Tours, fu affiancato, nel XVI sec. dal Monastero di Santa Chiara che accoglie in clausura le figlie di Santa Chiara. Essendo di dimensioni ridotte, fu abbandonato nel corso del tempo, pertanto nel 1636 il vescovo Vincenzo Giustiniani, durante la sua visita pastorale, ne ordinò la chiusura. Il restauro del 1980 ha permesso di recuperarne parte del patrimonio artistico tra cui gli affreschi dell’abside e la pietra sacra dell’altare originale dell’Alto Medioevo.
CHIESA DI SAN GIORGIO Già prepositurale, venne eretta alla fine del XIV sec. sulle strutture della medievale torre Soca. Contiene una grandiosa tela posta sulla controfacciata del pittore fiammingo Jean de Herdt (1657); degne di rilievo sono anche la pala dell'altare laterale sinistro dipinta da G. Paolo Cavagna (1556-1627) e quella dell'altare maggiore attribuita a Jacopo Palma il Giovane (1544-1628).
SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA Il tempio, dedicato a Cristo, re dei vergini, fu consacrato dal vescovo di Brescia nel 1938 in onore delle loveresi Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, canonizzate da Pio XII nel 1950. I mosaici e i simboli delle scale porticate d’ingresso richiamano le beatitudini evangeliche e le opere di misericordia, in armonia con gli scopi caritativi dell’Istituto “Suore di Carità” (dette anche “Suore di Maria Bambina”) fondato a Lovere dalle due sante nel 1832. L’Istituto è oggi diffuso non solo in Europa, ma anche in Asia, Africa e America. Info: tel. +39 035.960147
SANTUARIO DI SAN GIOVANNI IN MONTE CALA E’ stato eretto sul finire del XIV secolo probabilmente sui resti di un fortilizio medievale appartenuto alla nobile famiglia Celeri. Ha subito una radicale trasformazione nel 1606, anno in cui ha assunto la forma attuale. Nella parte superiore della facciata del santuario è presente una finestra semicircolare rivolta ad ovest; davanti, invece, è situato un atrio tutto chiuso ad eccezione del portale ad arca con cancellata in ferro. L’interno della chiesa è ad una navata con quattro altari laterali in marmo dedicati a San Rocco, San Carlo, San Fermo e alla Madonna della Speranza. L’altare maggiore presenta una pala di notevole pregio artistico realizzata dal clusonese Antonio Cifrondi (XVII secolo).
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