Contrada del Bott...

Contrada del Bottazzuolo PDF Stampa E-mail

Non è chiaro da dove derivi il toponimo “Botazuolo” che contraddistingue questa popolare contrada loverese che sorgeva ai piedi del castello di Lovere (ora scomparso). Forse il riferimento è al canale del rio Re che la attraversava provenendo dalla località Reme.

Sin dall’antichità in questa zona del paese sono emerse tracce di sepolture e di resti archeologici romani.

Nel XV secolo vi trovavano negozi, laboratori e osterie e vi risiedevano sia umili famiglie di tessitori, ma anche notai e imprenditori della lana come i Pezoli de Capitaneis de Suere, Vianini de Celeris, Lolio, Bossis, Gaioncelli, Valengis, de Petenciis, de Capretis, Biandonibus de Gandino, Cirambellis de Gandino e de Marinonibus de Cerete.

 



SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA
CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI
CHIESA S.GIORGIO

 

SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA
Il tempio, dedicato a Cristo, re dei vergini, fu consacrato dal vescovo di Brescia nel 1938 in onore delle loveresi Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, canonizzate da Pio XII nel 1950. I mosaici e i simboli delle scale porticate d’ingresso richiamano le beatitudini evangeliche e le opere di misericordia, in armonia con gli scopi caritativi dell’Istituto “Suore di Carità” (dette anche “Suore di Maria Bambina”) fondato a Lovere dalle due sante nel 1832. L’Istituto è oggi diffuso non solo in Europa, ma anche in Asia, Africa e America.

Info: tel. +39 035.960147

CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI
Già nel XII secolo esisteva sul colle una chiesa dedicata a S. Maurizio. Nel 1448 i frati Osservanti dell’ordine francescano vi costruirono il loro convento e vi rimasero fino al 1601, quando a loro subentrarono i Riformati che ampliarono notevolmente l’edificio. Nel 1805 Napoleone ordinò la soppressione del convento, che fu ricostruito a partire dal 1875. La prima comunità di Francescani Cappuccini vi si stabilì nel 1879.
Sul sagrato del convento si trova la Cappella di S. Pietro, che racchiude un pregevole affresco del ‘400 raffigurante la Madonna in trono col Bambino.



CHIESA DI SAN GIORGIO
Già prepositurale, venne eretta alla fine del XIV sec. sulle strutture della medievale torre Soca.
Contiene una grandiosa tela posta sulla controfacciata del pittore fiammingo Jean de Herdt (1657); degne di rilievo sono anche la pala dell'altare laterale sinistro dipinta da G. Paolo Cavagna (1556-1627) e quella dell'altare maggiore attribuita a Jacopo Palma il Giovane (1544-1628).

 

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