La contrada prende il nome dal porto di Lovere. Nel XV secolo era denominato anche porto della Regio trovandosi sotto la contrada della Regio. In antico alcuni edifici (casa Bertolotti demolita nel XIX secolo) occupava l’attuale piazza del Porto e quindi il toponimo "Porto" stava ad indicare solo il principale luogo di attracco della cittadina. Una grande torre, di cui restano alcune tracce, ne garantiva la difesa.
I loveresi nel Medioevo possedevano diverse imbarcazioni con cui trafficavano sul lago d’Iseo, in particolare verso Iseo; imbarcazioni che, in caso di necessità, venivano adibite anche a scopi di controllo militare del lago.
Lungo le banchine e le vie del porto si trovavano già dal XV secolo diversi edifici porticati in cui trovavano spazio: osterie, fondaci e botteghe (dei Lantieri, Gaioncelli, Ghagaperi, de Ricardis) e luoghi di produzione e tintura della lana.
Alla fine del XVI secolo vi si svolgeva un mercato settimanale, esente da contribuzioni, detto delle “Biave” dove si commerciavano miglio, segale e frumento.
Nella contrada del Porto si trovavano nel XV secolo le abitazioni dei Lazaris, Ghagaperi, Poloni, Bossis, de Mochis di Terzo, de Bullis, Lanteriis de Paratico, de Sancto Laurentio e dei Campioni di Varenna.
CENTRO STORICO/TORRE CIVICA CHIESA DI S.GIORGIO PALAZZO TADINI SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA CHIESA DI S. CHIARA - EX CHIESA DI S. MARTINO BASILICA DI S. MARIA IN VALVENDRA SANTUARIO S.GIOVANNI IN MONTE CALA
CENTRO STORICO/TORRE CIVICA Rifatta nel corso del 1800, presenta nelle parte inferiore un affresco raffigurante il Leone di S. Marco recante la data 1442 ed in quella superiore un orologio. L’affresco è un falso, in quanto una parte dell’originale si trova attualmente nell’ufficio municipale, mentre l’altra è andata persa. La torre civica sorge sui resti del castello Celeri e risale al XIV sec.
CHIESA DI SAN GIORGIO Già prepositurale, venne eretta alla fine del XIV sec. sulle strutture della medievale torre Soca. Contiene una grandiosa tela posta sulla controfacciata del pittore fiammingo Jean de Herdt (1657); degne di rilievo sono anche la pala dell'altare laterale sinistro dipinta da G. Paolo Cavagna (1556-1627) e quella dell'altare maggiore attribuita a Jacopo Palma il Giovane (1544-1628).
PALAZZO TADINI Il palazzo fu voluto dal conte Luigi Tadini tra il 1821 e il 1826 per ospitare nelle sale affrescate la sua collezione d’arte. Aperta al pubblico dal 1828, la Galleria dell’Accademia Tadini è tra i più antichi musei della Lombardia ed ha mantenuto la sua identità di collezione ottocentesca. Cuore della raccolta sono le opere di Antonio Canova: la Religione, raro bozzetto in terracotta, e la Stele Tadini nella cappella. La Galleria conserva una ricca scelta dipinti di scuola lombarda e veneta dal XIV al XVIII secolo e una ricca collezione di porcellane italiane ed europee.
Info: tel. +39 035.962780 - www.accademiatadini.it
SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA Il tempio, dedicato a Cristo, re dei vergini, fu consacrato dal vescovo di Brescia nel 1938 in onore delle loveresi Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, canonizzate da Pio XII nel 1950. I mosaici e i simboli delle scale porticate d’ingresso richiamano le beatitudini evangeliche e le opere di misericordia, in armonia con gli scopi caritativi dell’Istituto “Suore di Carità” (dette anche “Suore di Maria Bambina”) fondato a Lovere dalle due sante nel 1832. L’Istituto è oggi diffuso non solo in Europa, ma anche in Asia, Africa e America. Info: tel. +39 035.960147
CHIESA DI S. CHIARA - EX CHIESA DI S. MARTINO L’Oratorio dedicato al vescovo di Tours sorgeva al di fuori dell’antica cinta muraria, nel Borgo, lungo la strada che conduceva per la Val Camonica. Eretto per volontà dei Monaci di Tours, fu affiancato, nel XVI sec. dal Monastero di Santa Chiara che accoglie in clausura le figlie di Santa Chiara. Essendo di dimensioni ridotte, fu abbandonato nel corso del tempo, pertanto nel 1636 il vescovo Vincenzo Giustiniani, durante la sua visita pastorale, ne ordinò la chiusura. Il restauro del 1980 ha permesso di recuperarne parte del patrimonio artistico tra cui gli affreschi dell’abside e la pietra sacra dell’altare originale dell’Alto Medioevo.
BASILICA DI S. MARIA IN VALVENDRA L’imponente Basilica di S. Maria in Valvendra (75 m. x 25 m.) fu edificata tra il 1473 e il 1483, periodo di particolare floridezza economica per Lovere, nell'alveo di un torrente, il Val Vendra, da cui prese il nome. La Basilica presenta forme classicheggianti rinascimentali di gusto lombardo, con influenze veneziane. L'interno è a tre navate, suddivise da dodici colonne, con cappelle sul lato sinistro. L'opera di maggior pregio è costituita dalle grandi ante dell'organo, dipinte, all'esterno, dal Ferramola con l'Annunciazione e, all'interno, da Antonio Bonvicino detto "il Moretto", con i ritratti equestri dei Santi Patroni di Brescia.
SANTUARIO DI SAN GIOVANNI IN MONTE CALA E’ stato eretto sul finire del XIV secolo probabilmente sui resti di un fortilizio medievale appartenuto alla nobile famiglia Celeri. Ha subito una radicale trasformazione nel 1606, anno in cui ha assunto la forma attuale. Nella parte superiore della facciata del santuario è presente una finestra semicircolare rivolta ad ovest; davanti, invece, è situato un atrio tutto chiuso ad eccezione del portale ad arca con cancellata in ferro. L’interno della chiesa è ad una navata con quattro altari laterali in marmo dedicati a San Rocco, San Carlo, San Fermo e alla Madonna della Speranza. L’altare maggiore presenta una pala di notevole pregio artistico realizzata dal clusonese Antonio Cifrondi (XVII secolo).
SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA
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