Contrada della Ce...

Contrada della Ceresa PDF Stampa E-mail

Secondo la tradizione loverese questa contrada prese il nome dalla presenza di una monumentale pianta di ciliegie (in bergamasco: ceresa o cerasa).

La contrada si sviluppava tra la contrada del Botazuolo e la piazza di Lovere, era dotata di molte botteghe in cui svolgevano le loro attività e commerci speziari, barbieri, sarti e falegnami.

Tra le altre vi era la bottega da falegname ("marangone") dei Capoferri di Solto, il giovane e talentuoso intarsiatore Giovan Francesco Capoferri infatti realizzò all’inizio del XVI secolo le tarsie di Santa Maria Maggiore di Bergamo su cartoni di Lorenzo Lotto.

In questa contrada si trovavano le case del ramo dei Celeri detto “Molta”, de Bertolais, Suardis de Bergamo, Soardis da Bianzano, Capoferri di Solto, Marchesi, Turesendis de Albino, Marcelinis e del Pomo.

 

 

SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA
TORRE DETTA DEGLI ALGHISI
CHIESA DI S.GIORGIO
SANTUARIO S.GIOVANNI IN MONTE CALA


SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA
Il tempio, dedicato a Cristo, re dei vergini, fu consacrato dal vescovo di Brescia nel 1938 in onore delle loveresi Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, canonizzate da Pio XII nel 1950. I mosaici e i simboli delle scale porticate d’ingresso richiamano le beatitudini evangeliche e le opere di misericordia, in armonia con gli scopi caritativi dell’Istituto “Suore di Carità” (dette anche “Suore di Maria Bambina”) fondato a Lovere dalle due sante nel 1832. L’Istituto è oggi diffuso non solo in Europa, ma anche in Asia, Africa e America.

Info: tel. +39 035.960147


TORRE DETTA DEGLI ALGHISI

Torre del XIII sec. anche detta, in base allo statuto loverese del 1650, “della famiglia dei Suoli” di Lovere. In altri codici si ricava, invece il riferimento alla famiglia dei “Buosi”, intendendo probabilmente i Bosio di Lovere. Non esistono documenti antichi in riferimento alla famiglia Alghisi in relazione a questa torre sita lungo la via Matteotti.

 

CHIESA DI SAN GIORGIO
Già prepositurale, venne eretta alla fine del XIV sec. sulle strutture della medievale torre Soca.
Contiene una grandiosa tela posta sulla controfacciata del pittore fiammingo Jean de Herdt (1657); degne di rilievo sono anche la pala dell'altare laterale sinistro dipinta da G. Paolo Cavagna (1556-1627) e quella dell'altare maggiore attribuita a Jacopo Palma il Giovane (1544-1628).

 

SANTUARIO DI SAN GIOVANNI IN MONTE CALA
E’ stato eretto sul finire del XIV secolo probabilmente sui resti di un fortilizio medievale appartenuto alla nobile famiglia Celeri. Ha subito una radicale trasformazione nel 1606, anno in cui ha assunto la forma attuale.
Nella parte superiore della facciata del santuario è presente una finestra semicircolare rivolta ad ovest; davanti, invece, è situato un atrio tutto chiuso ad eccezione del portale ad arca con cancellata in ferro.
L’interno della chiesa è ad una navata con quattro altari laterali in marmo dedicati a San Rocco, San Carlo, San Fermo e alla Madonna della Speranza. L’altare maggiore presenta una pala di notevole pregio artistico realizzata dal clusonese Antonio Cifrondi (XVII secolo).

SANTUARIO DELLE SANTE CAPITANIO E GEROSA
 

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