Anche quest’anno il Consiglio d’Amministrazione e la Direzione hanno approvato il laboratorio “Sentire… oltre la demenza” per i familiari, alleati primari nel lavoro di cura e presenza fondamentale e integrante nella storia di vita di ogni ospite che oggi risiede in struttura.
Il laboratorio si ispira al modello Sente-mente® ideato da Letizia Espanoli, un modello terapeutico che a differenza di altri che sottolineano la perdita, il dolore, il problema, allena le persone e le organizzazioni socio‐sanitarie ad uscire dallo stato di impotenza e crea benessere e possibilità. L’aspetto innovativo del modello è quello di riuscire a vedere nella persona affetta da demenza tutto il bello che ancora c’è e soprattutto quello che le persone sono ancora capaci di donare, nonostante la diagnosi. È un modello assistenziale che non si limita nel far risaltare quello che si perde, ma che esalta ciò che gli individui affetti da questa patologia possiedono fino all’ultimo respiro, ovvero la capacità di provare emozioni e soprattutto di “sentire” quelle degli altri.
Condividendo gli obiettivi, il metodo e le finalità e visti i risultati delle precedenti esperienze interne alla Casa si ripropone questo tipo di iniziativa.
Sperimentare è cambiare, è uscire dalla zona di comfort e acquisire strumenti e leggerezza per tutti coloro che lavorano e coloro che vivono in prima persona tale situazione. Il progetto, che prevede 12 incontri, si pone come momento di incontro e lavoro personale su un tema delicato che spesso sconvolge fisicamente ed emotivamente a causa del suo impatto non solo la persona che ne è affetta, ma anche chi le sta vicino. Si rivolge pertanto a familiari, a volontari e a tutti coloro che hanno cura di persone affette da demenza.
Da quest’anno si è pensato di offrire questa possibilità anche ai familiari che non hanno un congiunto affetto da demenza in struttura, ma che hanno aderito all’RSA Aperta a cui la Fondazione è accreditata. Tale misura offre la possibilità di accedere ad interventi, di tipo sanitario e socio-sanitario, a sostegno della persona in condizione di fragilità.
Le prestazioni sono erogate dalla RSA, sia a domicilio che presso la struttura in un’ottica di mantenimento e miglioramento del benessere della persona.
Il laboratorio si pone a fianco del familiare come un’occasione di incontro per allenarsi ad una visione della demenza capace di sottolineare la vita, le emozioni e le possibilità che continuano ad esistere. Offre al familiare strumenti di relazione e contatto con la persona affetta da demenza e per affrontare i “comportamenti speciali” che derivano dalla malattia ed è occasione di elaborazione dei vissuti e di abbassamento della soglia dello stress.
Vuole favorire un momento di respiro, uno sguardo nuovo ed alleggerire il carico emotivo. Tutto questo implica costruire e creare nuovi orizzonti e possibilità, seminare nel terreno fragile e delicato della demenza con la consapevolezza che non posso recuperare ciò che è perso, ma posso vivere con la demenza e nella demenza.
“Quando curi una malattia puoi vincere o perdere, ma quando ti prendi cura di una persona puoi solo vincere” (dott. Patch Adams).